domenica 30 maggio 2010
Niba
Niba, impeccabile nell’esecuzione delle sue opere in terracotta, curate nei minimi dettagli e interamente realizzate e dipinte a mano, espone, in questa personale romana, dopo un’approfondita analisi sugli atteggiamenti e le espressioni del mondo felino. Il risultato può essere considerato un capitolo di una ricerca visiva in bilico tra umano e animale dal titolo “The Beauty and the Beast”. Protagonisti sono gli sphinx: gatti che evocano un concetto di bellezza che orbita attorno al suo contrario.
http://www.niba.info/
Vanity Machine & Porn Saints
Vanity Machine & Porn Saints – Francesco D’Isa
- In the background, Lily Cole and an HERA-B (an innovative, but ultimately unsuccessful, particle physics detector of the HERA accelerator at DESY).
Solution
Pornsaint Nana
ALL IS VANITY - TUTTO E' VANITA'
ALL IS VANITY - TUTTO E' VANITA'
Charles Allan Gilbert,1873 - 1929
La vanità è considerata da molti una delle più sottili illusioni ottiche mai concepite.
La riproduzione di questa illusione continua ad essere popolare
anche a 100 anni dalla sua prima stampa.
Il quadro è una illusione ambigua con un tema allegorico, come suggerisce il titolo.
I due aspetti diventano chiari appena si è studiata l'immagine. Può essere letta sia
come una una bella donna che si guarda riflessa nello specchio;
oppure come un digrignante teschio.
Il motivo della popolarità di questo tipo di rappresentazione
- seguono altri esempi ispirati ad essa -
è dovuto all'effetto realistico e inquietante del doppio.
Questo quadro si chiama L'amore di Pierrot, l'autore è un anonimo del 1905.
Anche la Maison Dior si è ispirata al tema per il suo profumo Poison..
Due uomini discutono del potere di una pozione..
Non è casuale che il tema doppio della morte e della "pozione"
o profumo dal magico effetto siano associate
in queste ultime rappresentazioni.
L'illusione di conquistare l'amore o la bellezza attraverso un liquido magico è alla base della cultura occidentale che da "Tristano e Isotta" (XII sec.) non ha mai smesso di affascinare la gente ed è anche qui sempre strettamente legata alla caducità della vita.
Charles Allan Gilbert,1873 - 1929
La vanità è considerata da molti una delle più sottili illusioni ottiche mai concepite.
La riproduzione di questa illusione continua ad essere popolare
anche a 100 anni dalla sua prima stampa.
Il quadro è una illusione ambigua con un tema allegorico, come suggerisce il titolo.
I due aspetti diventano chiari appena si è studiata l'immagine. Può essere letta sia
come una una bella donna che si guarda riflessa nello specchio;
oppure come un digrignante teschio.
Il motivo della popolarità di questo tipo di rappresentazione
- seguono altri esempi ispirati ad essa -
è dovuto all'effetto realistico e inquietante del doppio.
Questo quadro si chiama L'amore di Pierrot, l'autore è un anonimo del 1905.
Anche la Maison Dior si è ispirata al tema per il suo profumo Poison..
Due uomini discutono del potere di una pozione..
Non è casuale che il tema doppio della morte e della "pozione"
o profumo dal magico effetto siano associate
in queste ultime rappresentazioni.
L'illusione di conquistare l'amore o la bellezza attraverso un liquido magico è alla base della cultura occidentale che da "Tristano e Isotta" (XII sec.) non ha mai smesso di affascinare la gente ed è anche qui sempre strettamente legata alla caducità della vita.
VANITY TIDY
French designer Laurent Massaloux created 'vanity tidy' bowl on the theme
of the vanities of life: time, wealth and ownership.
the form was captured from the web, digitally manipulated, and then transmitted
to a rapid prototyping program where it was formed three dimensionally by laser
fusion in polyamide powder.
of the vanities of life: time, wealth and ownership.
the form was captured from the web, digitally manipulated, and then transmitted
to a rapid prototyping program where it was formed three dimensionally by laser
fusion in polyamide powder.
'Vanity tidy' is composed of seven human skull structures
placed in a circular mode.
placed in a circular mode.
sabato 29 maggio 2010
Myoung Ho Lee
Forest For the trees
Myoung Ho Lee’s photos use a complicated process to create a simple image: trees separated from their surroundings, hinting at the world beyond. In this series, “TREE,” the “photography-act” is more than a click. The canvas that frames each tree is there by human design, turning the object into a subject, pulling it out of the landscape
Myoung Ho Lee’s photos use a complicated process to create a simple image: trees separated from their surroundings, hinting at the world beyond. In this series, “TREE,” the “photography-act” is more than a click. The canvas that frames each tree is there by human design, turning the object into a subject, pulling it out of the landscape
venerdì 21 maggio 2010
DIEGO MASI
Born in 1965 in Montevideo
Educational Background
Graduated from the National School of Fine Arts – Workshop: Luis Ernesto Aroztegui Montevideo, 1987 – 1993
Every artistic creation has an origin, a trigger that has been born within or outside the artist, in the atmosphere around him, in the material he works with or in other and multiple situations and possibilities. Such initial inspiration, being the first step that leads the further process of shaping and depuration which gives place to the final piece, represents an unattainable process, which is hard to control.
Consequently, a rigorous working discipline, a permanent search and an incessant and tireless experimentation are required. Undoubtedly, when the artist finds his own trend, a path of work to maximise a style –with the connotations that this term implies-, identifiable as his own, is when the personality of both the work of art and of the artist himself is being forged, and it is also when the rough seam from where he takes the precious substance for his work is discovered.
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